COVID-19 – ENTI LOCALI IN CRISI E RECUPERO DEI CREDITI: SOSPESE LE PROCEDURE ESECUTIVE FINO AL 30.06.2021

 Il d.l. n. 104/2020, c.d. decreto agosto, in questi giorni all’esame del Parlamento per la conversione in legge, ha introdotto una disposizione che, assommandosi ai tempi già biblici della giustizia italiana, ritarda ulteriormente il recupero dei crediti vantati nei confronti degli enti locali.

L’art. 53, co. 9, infatti, prevede la sospensione sino al 30.6.2021 delle procedure esecutive “a qualunque titolo intraprese” per gli enti locali che hanno avuto approvato il piano di riequilibrio finanziario pluriennale ai sensi dell’art. 243 bis, d.lgs. n. 267/2000 (T.U.E.L.).

A ben vedere, si tratta di una norma ad hoc che il legislatore d’emergenza ha disposto in favore dei comuni in sofferenza a causa della crisi di liquidità determinata, rectius aggravata, dalla diffusione dell’epidemia da Covid-19.

Tale sospensione si applica, per espressa previsione, anche ai provvedimenti adottati dai commissari nominati a seguito dell’esperimento delle procedure previste dal codice del processo amministrativo di cui al d.lgs. n. 104/2010, nonché agli altri commissari ad acta a qualunque titolo nominati.

Conseguentemente, si è stabilito che le procedure esecutive eventualmente intraprese in violazione di dette disposizioni non determinano alcun vincolo sulle somme, né limitazioni all’attività del tesoriere e ciò vale tanto per le procedure instaurante quanto per quelle in corso e, ancora, per quelle azionate anteriormente all’entrata in vigore del decreto.

Ebbene, se da un lato il legislatore ha voluto sostenere gli enti locali in “deficit strutturale”, evidentemente regalandogli una boccata d’ossigeno, dall’altro lato non può sottacersi il malcontento che gli operatori economici e del diritto registrano quotidianamente nel bacino dei creditori (i.e. fornitori) di detti enti.

Quest’ultimi, parte integrante del medesimo sistema economico dei primi, per quasi un anno – salvo ulteriori proroghe che non paiono da escludersi alla luce dell’imminente proroga governativa dello stato d’emergenza – vedranno paralizzata la soddisfazione delle proprie (legittime) pretese, con conseguente disastroso effetto domino nell’economia del Paese.

 

Dott.ssa Letizia Bortolaso